Roma, Italia — Da tempo l'industria biotecnologica prova a sfruttare la crisi alimentare e la fame nel mondo per imporre come soluzione gli OGM. È la più grande bugia del mondo biotech. Gli organismi geneticamente modificati, infatti, vengono utilizzati soprattutto per produrre mangimi animali che vengono esportati nei paesi ricchi. Inoltre gli Ogm non producono più delle colture convenzionali e non danno garanzie di salubritá a lungo termine.
L'ingegneria genetica non aiuterà a contenere l'aumento dei prezzi alimentari o a risolvere il problema della povertà, un dato di fatto che è riconosciuto da oltre quattrocento tra i più importanti agronomi dell'International Assessment of Agricultural Science and Technology for Development (IAASTD). Il bio-tech non è la soluzione ma parte del problema. Gli OGM sono una scelta rischiosa e costosa per gli agricoltori e minacciano la biodiversità del pianeta con il rischio delle contaminazioni. In maniera tanto imprevedibile quanto incontrollabile.
Per far fronte alla crisi alimentare c'è bisogno di:
- ricorrere a moderni metodi di coltivazione ecologica che conducano a una produzione maggiore e a un sistema più equo di distribuzione;
- porre un freno al sovraconsumo di carne e allo spreco di cibo nei paesi sviluppati;
- ripensare alle politiche dei biocarburanti, da utilizzare soltanto se rispondono a rigidi criteri di sostenibilità e se non entrano in conflitto con la produzione di alimenti.
Cibo migliore e in maggiore quantitá puó essere prodotto senza mettere in pericolo la sussistenza nelle aree rurali o le risorse naturali. Si devono scegliere produzioni locali, socialmente ed ecologicamente sostenibili. Il business as usual non è un'opzione. Non si puó continuare a fare affari sulla pelle dei piú poveri.
Il rapporto scritto da quattrocento scienziati dell'IAASTD e appoggiato da oltre 60 paesi, conclude che é necessario e urgente abbandonare l'attuale agricoltura di tipo industriale - distruttiva e dipendente dalla chimica - e adottare moderni metodi agricoli che non siano in contrasto con l'ambiente, che premino la biodiversitá a beneficio delle comunitá locali. Il rapporto conclude chiaramente che tecnologie come l'ingegneria genetica non sono la soluzione per l'aumento dei prezzi degli alimenti, la povertá, la perdita di biodiversitá e il cambiamento climatico.
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