venerdì 28 marzo 2008











circoscrizione dell'Abruzzo UNIVERSITA' G. D'ANNUNZIO
Facoltà di Economia


Per un'etica nell'economia globalizzata

Ciclo di seminari
COORDINATI DALLA PROF.SSA LAURA NIERI

Facoltà di Economia - viale Pindaro, Pescara






mercoledi 2 aprile – ore 16.00 – Aula Magna “F. Caffè”
La finanza tra speculazione ed etica:
i mercati finanziari nell'epoca della globalizzazione
Andrea Baranes
Campagna per la riforma della Banca Mondiale – Fondazione Responsabilità Etica

introduzione: prof.ssa Anna Morgante,
Preside della Facoltà di Economia, Università “G. d’Annunzio”, Pescara


mercoledi 9 aprile – ore 16.00 – Aula Magna “F. Caffè”
Le sfide della sostenibilità ecologica
Giovanni Damiani
Docente di ecologia applicata, chimica ambientale e bioindicatori, Università Tuscia-Viterbo

introduzione: Luigia Petti, Professore Associato di Scienze merceologiche,
Università “G. d’Annunzio”, Pescara


giovedi 24 aprile – ore 10,30 – Aula Magna “F. Caffè”
La rivoluzione della responsabilità sociale delle imprese:
verso una felicità sostenibile
Leonardo Becchetti
Professore ordinario di Economia politica, Università degli studi di Roma “Tor Vergata”

introduzione: Giuseppe Mauro,
Professore ordinario di Economia politica, Università “G. d’Annunzio”, Pescara


venerdi 9 maggio – ore 16.00 – Aula 13
Strumenti finanziari responsabili:
fondi etici, azionariato attivo, microcredito
Mauro Meggiolaro
Etica SGR

introduzione: Eliana Angelini, Docente di Economia degli intermediari finanziari,
Università “G. d’Annunzio”, Pescara


La partecipazione ai 4 seminari consente agli studenti della facoltà di Economia l’acquisizione di 1 CFU.
I seminari sono aperti al pubblico e avranno luogo nei locali dell'Università in viale Pindaro, Pescara.

giovedì 27 marzo 2008

Perchè Bio?

Per l’agricoltura biologica la qualità è plurale.
Ci sono, infatti, le quattro qualità che derivano dalla semplice applicazione delle norme di produzione europee (Reg. CEE 2092/91). Si tratta dunque di qualità certe e dovute che riguardano il migliore impatto ambientale, la salubrità, l’assenza di OGM e la garanzia del sistema di controllo e certificazione.
Ci sono, poi, altre qualità che riguardano caratteristiche non espressamente richieste dal Regolamento comunitario ma che i produttori, singoli o associati, possono decidere di attribuire ai loro prodotti applicando regole aggiuntive, o comportamenti particolari. Fra queste qualità, che sono in continua evoluzione, ricordiamo quelle del commercio equosolidale, della sovranità alimentare e della costruzione di un nuovo rapporto fra città e campagna.

Più salute con gusto
Sicurezza igienico-sanitaria, contenuto nutrizionale e qualità organolettica, in altre parole nutrirsi con gusto: questo è quello che ciascuno di noi vuole dal cibo che porta a tavola.I prodotti biologici, proprio per le tecniche agronomiche adottate, in particolare il non uso di sostanze chimiche di sintesi, sono di norma più sicuri degli altri dal punto di vista igienico-sanitario. Diverse ricerche dimostrano, poi, che il valore nutritivo dei prodotti biologici è spesso superione a quello dei prodotti convenzionali. In particolare è stato rilevato di frequente una maggiore presenza di preziose sostanze antiossidanti. Infine, nei pochi studi che mettono a confronto il gusto dei prodotti convenzionali e di quelli biologici, questi ultimi si collocano in genere al livello della qualità medio-alta dei primi. È sempre più frequente, infine, il buon posizionamento dei prodotti biologici nei concorsi.

Più amico dell’ambiente
Inquinamento di aria, acqua e suolo; erosione e perdita di fertilità del suolo; riduzione della biodiversità; elevati consumi energetici e produzione di gas serra (il “contributo” dell’agricoltura è stimato attorno al 7%): questi sono alcuni dei problemi creati dall’agricoltura convenzionale e che nemmeno la sua versione geneticamente modificata è in grado di risolvere, anzi.Su tutti questi problemi l’agricoltura biologica ha invece dimostrato di essere capace di offrire delle soluzioni, sia attraverso l’applicazione del Regolamento Cee, sia attraverso regole più restrittive adottate volontariamente dagli agricoltori. L’agricoltura biologica, infatti, riduce al minimo il rilascio di residui nel terreno, nell’aria e nell’acqua, conserva la naturale fertilità del suolo, salvaguarda la complessità dell’agroecosistema e la sua biodiversità, consuma meno energia.

Libertà dagli OGM
Nel 1991, quando fu approvato il Regolamento Cee per l’agricoltura biologica, gli OGM – Organismi Geneticamente Modificati – erano molto meno noti e, soprattutto, erano molto meno diffusi di quanto lo sono oggi. Eppure, già allora un articolo di quel regolamento ne vietava espressamente l’uso in agricoltura biologica. Il movimento internazionale per l’agricoltura biologica, che aveva voluto e promosso quel regolamento, aveva intuito le incognite e i rischi insiti nell’uso di OGM in agricoltura.Come è risultato più chiaro dopo, si tratta di incognite e rischi che investono l’ambiente, la salute umana e la stessa possibilità dei popoli di scegliere cosa produrre e come alimentarsi. La strada proposta dall’agricoltura geneticamente modificata è l’opposto di quella proposta dall’agricoltura biologica: per questo la loro coesistenza è impossibile.

Sai cosa mangi
Sapere cosa si mangia significa conoscere nelle linee essenziali in che modo un alimento è prodotto in tutti i suoi passaggi, dal campo al punto vendita. Perché ciò sia possibile almeno due condizioni sono necessarie: un insieme di regole cui deve sottostare la produzione e la distribuzione di un cibo, uno o più organismi indipendenti che controllano l’applicazione delle norme e la certificano ai consumatori.Questo è ciò che accade per i prodotti biologici, con l’applicazione del Regolamento Cee 2092/91, attraverso un’attività di ispezione che investe sia il processo produttivo, sia il prodotto finale, dal campo alla tavola. Si tratta di un sistema sicuramente suscettibile di miglioramento e attualmente, a oltre ventanni dall’inizio della sua applicazione, è sottoposto a un processo di revisione. Tuttavia, quello del biologico è ancora oggi quello che, almeno in campo alimentare, offre maggiori garanzie.

venerdì 21 marzo 2008

Il valore del Commercio Equo e solidale per me


Il mio nome è Evila, sono arrivata 20 anni fa proveniente dal Venezuela. Negli anni 90 ho avuto il mio primo approccio con il Commercio Equo e Solidale. Un gruppo di ragazzi entusiasti di Roseto, avevano aperto la bottega Mondo Tondo proprio sotto casa mia!
In quei anni però la realtà del commercio equo non era molto conosciuta ne pubblicizzata come ora. Il lavoro di sensibilizzazione era arduo, la gente non rispondeva... così la prima bottega Mondo Tondo ha dovuto chiudere.
Passano gli anni e il destino vuole che venga a conoscenza della bottega del mondo "Il Mandorlo" di Pescara. Così inizia a battere in me la voglia di rendere concreto un ideale di solidarietà e giustizia per quei popoli svantaggiati e quella gente sfruttata del sud del mondo. Iniziamo a preparare dei banchetti fuori chiesa per far conoscere alla gente i prodotti
io e alcuni ragazzi del MGM(movimento giovani missionari) e altri amici laici; poi con l'aiuto dei ragazzi del Mandorlo di Pescara si decide di far rinascere Mondo Tondo a Roseto degli Abruzzi nel Luglio del 2004. Occupando il carico di vicepresidente ottengo molte soddisfazioni nel far conoscere cosa significa Commercio Equo e Solidale. Certamente il lavoro è arduo e le difficoltà che nascono vengono affrontate con coraggio e tenacia e la voglia di riuscire nel nostro intento...
Abbiamo ospitato un grande personaggio simbolo della lotta di Commercio Equo e Solidale contro le ingiustizie sociali nelle Filipine e membro di PREDA
Padre Shay. Shay Cullen, un missionario irlandese nelle Filippine dal 1969 nominato due volte per il premio Nobel per la pace, è il loro angelo custode. Con l’organizzazione Preda, da lui fondata contro la piaga del turismo sessuale, ha tolto dalla strada migliaia di bambini filippini: ha dato loro la possibilità di studiare e di lavorare.
PREDA supporta progetti di autosviluppo, combatte la povertà rurale, esporta prodotti di artigianato e frutta essiccata, che immette nel mercato internazionale attraverso il commercio equo.Il lavoro di PREDA nel campo della giustizia economica si è sempre accompagnato ad un grande impegno civile e sociale, concentratosi negli ultimi anni contro la Pedofilia Internazionale e il Turismo Sessuale.
Ho seguito e ammirato Padre Alex Zanottelli dell'ordine missionario dei Comboniani.Nato a Livo (Trento) il 26 agosto 1938, è stato ordinato sacerdote nell'Istituto dei missionari comboniani nel 1964, dopo aver completato gli studi di teologia a Cincinnati (Usa). Partito missionario per il Sudan, dopo otto anni viene allontanato dal governo a causa della sua solidarietà con il popolo Nuba e della coraggiosa testimonianza cristiana.
"Essere al servizio dell'Africa, in particolare 'voce dei senza voce', per una critica radicale al sistema politico-economico del nord del mondo che crea al Sud sempre nuova miseria e distrugge i valori africani più belli, autentici e profondi". Per quasi dieci anni, Zanotelli ha saputo prendere posizioni precise e imporsi all'opinione pubblica italiana, affrontando i temi del commercio delle armi, della cooperazione allo sviluppo affaristica e lottizzata, dell'apartheid sudafricano. E' stato anche tra i fondatori del movimento "Beati i costruttori di pace", con cui ha condotto molte battaglie in nome della cultura della mondialità e per i diritti dei popoli. "
"E' ormai chiaro che la scelta di un altro sistema, diverso da quello neo-liberista, è una priorità assoluta, un'urgenza irrimandabile. Non possiamo continuare a raccontarci la storia dello sviluppo sostenibile, che porta pian piano tutti i popoli della Terra al nostro livello di benessere. Per fare questo sarebbero necessari, in termini di risorse naturali, altri 6 pianeti come la Terra. E' quindi evidente che o saremo capaci di pensare e costruire un altro mondo o non ci sarà nessun mondo. Per costruire un altro mondo sono necessari un'altra politica, basata sul servizio e sulla partecipazione, un'altra modalità di risoluzione dei conflitti, basata sulla non-violenza, e un'altra economia, basata sulla solidarietà. "
Ogni progetto del Commercio Equo e Solidale in sostegno dei paesi del sud del mondo e in sostegno delle realtà anche locali come quella della Cooperativa Libera che gestisce circa 30 ettari di terreni agricoli confiscati alla 'ndrangheta nella Piana di Gioia Tauro. E tante altre realtà che ci circondano hanno fatto nascere in me la necesità di voler creare qualcosa in più alla bottega, un luogo di amicizia dove degustare gli ottimi prodotti del commercio equo, un luogo di incontro dove condividere iniziative culturali, dove promuovere anche campagne di solidarietà e cura dell'ambiente, promuovere anche prodotti tipici locali artigianato e bio. Così come ogni manifestazione artistica e culturale... un posto per condividere ideali, un luogo dove nascono sogni, dove l'utopia può divenire realtà! Un luogo semplice è accogliente dove noi cercheremmo di cambiar il mondo in un mondo nuovo, un mondo migliore! Questo è il mio sogno... e così nasce Circolo Culturale e del Commercio Equo e Solidale Chaikhana, che assieme a tutti i soci e assieme a te, se vuoi far parte di questa famiglia cercheremo di rendere reali i nostri sogni!

giovedì 13 marzo 2008

Primo si da un candidato sul equo e solidale

Primo sì da VeltroniGiovanna Nigi
Si è svolto martedì a Padova l'incontro fra il candidatopremier del Pd, Walter Veltroni, e i rappresentanti delterzo settore e delle ong italiane che si occupano dicooperazione allo sviluppo, promotori della campagnaUn'Italia diversa, un commercio più giusto. L'iniziativanasce con l'obiettivo di chiedere a tutti i candidati disottoscrivere un "patto preventivo" nel quale si impegnino aincontrare pubblicamente le organizzazioni del CommercioEquo e Solidale per affrontare i temi della sostenibilità,dell'attenzione ai diritti dell'ambiente e delle comunità.«Non è affatto vero - ha esordito Veltroni -che ci siadisinteresse da parte della gente ai temi internazionali.Moltissimi privati vogliono spendersi per fare qualcosa equindi nel Paese c'è un'alta attenzione da partedell'opionione pubblica e della società civile di cui lapolitica deve tenere conto». Veltroni ha quindirassicurato gli interlocutori su diversi punti:«Laprossima legislatura -ha detto fra l'altro - sarà per noiil tempo della realizzazione di concreti obiettivi», hadetto, «come la riforma della legge 49/87, con il pienocoinvolgimento di tutti coloro che sono partecipi dellosforzo di solidarietà e cooperazione internazionale; el'istituzione di un'agenzia operativa per la cooperazioneallo sviluppo, che permetta la realizzazione delleattività e la gestione dell'insieme degli strumenti dellacooperazione italiana; l'incremento dei fondi destinatiall'aiuto pubblico allo sviluppo, per raggiungere gliobiettivi dello 0,51% del Pil nel 2010 e dello 0,7% nel2015, come stabilito dall'Unione Europea e dalle NazioniUnite».
«Questo sarà il nostro impegno», ha concluso ilcandidato del Partito Democratico. «È anche attraversola cooperazione internazionale che possiamo costruire unPaese migliore». Le associazioni promotrici dellacampagna, AGICES -Assemblea Generale Italiana del CommercioEquo e Solidale,ASSOBOTTEGHE - Associazione Botteghe delMondo, FAIRTRADE ITALIA - Marchio di certificazione delCommercio Equo e Solidale, continueranno a sottoporre leloro richieste a tutti coloro che si candideranno alleprossime elezioni politiche del 13 e 14 aprile. Il prossimoincontro sarà a Roma il 18 marzo con Fausto Bertinotti.
L'UnitàPubblicato il: 11.03.08.

NERO: l'altra faccia dell'Italia




NERO, l'altra faccia dell'Italia.
Medici Senza Frontiere presenta un libro fotografico che racconta il lato nascosto dell'immigrazione nel nostro paese.
23/11/2007
Medici Senza Frontiere (MSF) in collaborazione con Contrasto, presenta NERO, un libro fotografico che racconta il lato nascosto dell'immigrazione nel nostro paese.


Francesco Cocco, fotografo dell'agenzia Contrasto, ha seguito per mesi un'equipe di MSF impegnata a portare assistenza sanitaria agli stranieri che sbarcano sulle nostre coste e che si riversano poi nei campi del Sud Italia per lavorare come stagionali."La nostra storia è la loro storia", scrive Gian Antonio Stella nella prefazione a NERO. "E farla vedere, come fanno Medici Senza Frontiere e Francesco Cocco con questo libro, non aiuta solo a capire gli immigrati di oggi nelle campagne del Mezzogiorno italiano. Rende l’onore a quanti di noi, fino a ieri, si sono adattati a vivere nella stessa disperazione, coltivando le stesse speranze".
Il volume, edito dalla casa editrice Logos, con una prefazione di Gian Antonio Stella e l’introduzione di Renata Ferri, racconta l'altra Italia, quella nascosta alle telecamere e all'opinione pubblica, mostra i volti di uomini e donne che portano l'Africa, l'Europa dell'Est e paesi lontani qui da noi e che troppo spesso vengono cancellati dall'etichetta di "clandestini". È nelle terre assolate e mediterranee del Sud Italia che il sudore di uomini e donne sostiene ogni giorno la terra. Sotto il sole, in condizioni disumane un esercito di fantasmi manda avanti un intero settore economico, l'agricoltura.


Libri per riflettere






Non tornerò col dubbio e con il vuoto
"Giungono dalle trincee delle guerre dimenticate, dagli oscuri territori dove è in agguato la morte, dai sordidi recessi di un'umanità negata e vilipesa. Ma sono lettere che inneggiano alla vita e trasudano speranza"
05/03/2008

"Poca pubblicità, nessun protagonismo: è la filosofia, e lo scudo protettivo, dei volontari di MSF. Il grande pubblico non conosce i loro nomi, non vede i loro volti alla tv, non immagina in quali condizioni siano costretti a vivere e a operare. Sono loro a rivelarsi, a raccontare le ansie e i dubbi, le sfide, le vittorie, le sconfitte. Le piccole grandi storie che danno un senso alla vita. Li vediamo alle prese con il coprifuoco e con i posti di blocco, con il generatore di corrente e la latrina, con le zanzare, le inondazioni, le febbri emorragiche, le bambine stuprate. Con la paura e la solitudine, ripagate dal sorriso fiducioso della gente."
Così scrive Giovanni Porzio - inviato speciale di Panorama e profondo conoscitore di molte delle crisi umanitarie in cui opera e ha operato Medici Senza Frontiere - nella sua prefazione al libro "Non tornerò col dubbio e con il vuoto. Lettere senza frontiere" edito da Il Pensiero Scientifico Editore (176 pagine) che ha voluto raccogliere in un libro 43 racconti di piccole storie quotidiane che si svolgono nell'ambito della grande Storia dei popoli. Narrano la vita dei tanti operatori che sono partiti e ritornati, che hanno vissuto e conosciuto mondi, realtà, persone.

domenica 9 marzo 2008

Un'utopia fatta realtà

Sognare un mondo migliore... iniziare a fare dei piccoli passi per far reale quest'utopia, continuare a sognare
e lottare per un ideale, per qualcosa di concreto da realizzare... Così inizia la nostra avventura, il nostro cammino verso un mondo migliore, piccoli passi, un granello dopo un'altro...

Sono entusiasta e non voglio fermarmi qui... certamente non è facile percorrere il cammino dei tuoi sogni, soprattutto se questi sembrano utopici... ma voglio sentire quella fiamma dentro me!

Perché vogliamo un mondo attraverso il COMMERCIO EQUO E SOLIDALE dove ingiustizia sociale, sfruttamento di mano d'opera, lavoro minorile, non rispetto della natura e tanti altri problemi economici e sociali dei quali sono vittima i paesi del sud del mondo e del nostro paese. Possano essere debellati e dar cosi un contributo solidale a piccoli produttori e artigiani, aiutandoli a raggrupparsi in associazioni e cooperative, dando loro tutto l'aiuto e sostegno economico di cui hanno bisogno e dando loro l'aiuto e sostegno economico e dare loro la possibilità di entrare nel mercato e di sviluppare una forza economica autonoma. Pagare un giusto prezzo ai produttori e fornire loro un prefinanziamento che consenta di avviare una nuova produzione senza indebitarsi. Contribuendo a migliorare le loro capacità produttive senza alterarne le caratteristiche culturali.
Tutto questo significa il COMMERCIO EQUO E SOLIDALE: esso promuove giustizia sociale, sviluppo sostenibile, rispetto per le persone e per l'ambiente, attraverso il commercio, l'educazione e l'azione politica.
Il suo scoppo e riequilibrare i rapporti con i paesi economicamente meno sviluppati, migliorando l'accesso al mercato e le condizioni di vita dei produttori svantaggiati, attraverso una più equa distribuzione dei guadagni.

Con questa premessa stiamo lavorando per far nascere il nostro Circolo Culturale e del Commercio Equo e Solidale "Chaikhana" punto d'incontro e d'intercambio di amicizia, promozione attraverso la degustazione dei prodotti del Commercio Equo e Solidale e di altre piccole aziende agricole e/o artigianali. Promozione dei singoli artisti, artigiani e altre realtà della nostra regione, che compiano con i requisiti etici emessi nella CARTA ITALIANA DEI CRITERI DEL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE.
Iniziative culturali tali convegni, forum, mostre fotografiche, video e tutta attività necessaria a sensibilizzare su ideali di Solidarietà, giustizia, fratellanza e pace nel mondo.



Evi