martedì 17 maggio 2011

Il week end presso Circolo Culturale Chaikhana

Venerdì 20 maggio ore 21 Società Civile presenta,
presso il Circolo Culturale Chaikhana, l'incontro " Le ragioni dei nostri 4 SI" 
Il governo teme l’opinione degli italiani e sta facendo di tutto per impedire che si esprimano col referendum. Prima ha negato l’accorpamento con le amministrative (caricando così la spesa pubblica di ben 400 mln di euro), poi con la moratoria-truffa vorrebbe farci credere che il referendum è inutile. Non è così!
Parlamone insieme a 
Roseto (20 maggio) Alba Ad. (22 maggio) Atri (27 maggio) Teramo (1 giugno):
Nel primo incontro interverranno 
Dante Caserta (WWF), Gianna Florio (Comitato contro il nucleare) Robert Verrocchio (PD), Maruska Piredda (IdV) Tommaso Navarra (Società Civile) .


Sabato 21 ore 22 Amelie Tritesse, presentazione del loro nuovo progetto(Cd + libro) a Roseto degli Abruzzi!
READ'N'ROCK DALLA PROVINCIA DELLA PROVINCIA!
Amelie Tritesse: un reading rock senza pausa, dove i testi recitati da Manuel Graziani vengono accompagnati e avvolti da un tappeto sonoro che incontra Elliott Smith e i Massimo Volume
Cazzo ne sapete voi del Rock and Roll è un CD/Libro composto da 10 tracce in stile read’n’rocking che narrano piccole ma intense storie, momenti di vita vissuta raccontati in maniera diretta. Storie di grande respiro anche se viste e raccontate da Teramo, cittadina della cosiddetta “provincia”.

Dieci brani che potremmo definire arditamente in stile read’n’roll. Dieci piccole ma intense storie, momenti di vita vissuta raccontati in maniera diretta. Personaggi “accantonati”, che vivono ai margini di una provincia italiana, in quanto tale marginale ai circuiti commerciali più battuti.
Ed è così che i testi, scritti da Manuel Graziani si sono stesi su telai sonori composti da chi ha sempre sperimentato a cavallo tra elettronica e acustica. E con questi elementi che gli Amelie Tritesse hanno creato una scarna ed efficace la miscela. Un filtro messo a punto da Giustino e 
Stefano Di Gregorio e da Paolo Marini per avvolgere parole e sentimenti che affascinano e catturano.

Come affascinanti sono le illustrazioni del fumettista pescareseFabrizio Di Nicola, contenute nel libro di 64 pagine che accompagna il cd. O le immagini disegnate appositamente da 
Alessandro Di Massimo e montate da Giuseppe De Tullio per 
il videoclip ufficiale tratto dalla titletrack dell’album.




Domenica 22 ore 19, 20, 21 e 22 COLORI - Settimo Archetipo Panico 
Prenotate i posti ragazzi! 

Ancora pochi posti! Giornata unica in Abruzzo! c.c.chaikhana@gmail.com
scegliete il gruppo dove essere assegnati: 19:00. 20:00, 21:00 o 22:00 

Teatro partecipativo. Per info e per prenotare: 393/0344170



Mine-Haha Production & Arci Fuorirotta Treviglio
presentano

COLORI - Settimo Archetipo panico
uno spettacolo di
Compagnia dell’Invidia & Compagnia del Teatro Ebbro


Regia: Medrol, Lorazepan, Moment
Durata: 2.700 secondi
Interpreti: Cornelius Mine-Haha, Karl Hetmann, Hidalla

Domenica 22 maggio 2011
quattro repliche: 19.00 – 20.00 – 21.00 – 22.00

Circolo Culturale Chaikhana
via De Amicis, 23
Roseto degli Abruzzi (TE)

spettacolo riservato a un numero limitato di spettatori
CONSIGLIATA LA PRENOTAZIONE
c.c.chaikhana@gmail.com

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Nero: magma creatore che contiene tutti i germogli della vita, la materia prima: la nigredo alchemica, massa amorfa di putredine che è l’humus della purezza. Il caos dove inizia l’ordine: ogni forma di vita, in principio, germina nell’oscurità.

Ogni vero sentimento è intraducibile. Esprimerlo significa tradirlo.

L'unica autentica fonte d'arte è il nostro cuore, il linguaggio di un animo puro e infantile. Un'opera che non scaturisca da questa fonte può essere solo artificio. Ogni vera opera d'arte viene concepita in un'ora sacra e nasce in un'ora felice, il più delle volte senza che l'artista ne abbia coscienza, da un intimo impulso del cuore.

Cogliere l'irreale dal cuore stesso del reale, che esprime la dialettica tra essere e apparire, l'ambiguità inquieta di un mondo senza riferimenti sicuri.

Se facciamo del teatro non è per rappresentare lavori, ma per fare in modo che quanto c'è di oscuro nello spirito, di occulto, di irrilevato, si manifesti in una specie di proiezione mentale, reale.

Concepiamo il teatro come una vera operazione di magia. Non ci rivolgiamo agli occhi, né all'emozione diretta dell'anima; ma ai sentimenti, che mettono a nudo gli impulsi più segreti del cuore.
Vogliamo fare del teatro una realtà alla quale si possa credere e che dia al cuore e ai sensi quella specie di concreta sferzata inseparabile da qualsiasi sensazione autentica. Come i nostri sogni esercitano un'influenza su di noi, mentre la realtà agisce sui nostri sogni, così pensiamo si possano assimilare le immagini mentali a un sogno, che risulterà efficace nella misura in cui sarà proiettato con la necessaria violenza. E il pubblico crederà ai sogni del teatro a condizione che li consideri realmente sogni, e non calchi della realtà; a condizione che gli permettano di dar libero corso alla libertà magica del sogno.

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