mercoledì 22 dicembre 2010

Emilio Patalocchi a Roseto degli Abruzzi. Domenica 26 Dic. Ore 19

Emilio Patalocchi. 43 anni, proveniente da
Amandola, sin da bambino ha mostrato una grande passione per il disegno. Inizia con i fumetti,
nell’adolescenza si dedica a manifesti, opuscoli, stemmi e vignette, fino al trasferimento a Roma per
conseguire la laurea in architettura. Affascinato dalle opere di Moranti, Turner, Klee, Masson,
Rotcko, Basquiat, l’impegno negli studi e nella carriera professionale lo costringono ad una pausa,
che si interrompe nel 2003 con un nuovo percorso dedicato alla pittura. Tra le sue prime opere
figurano omaggi a Moebius, come Crucifixion or JG homage e The dumb man and the dancer. Del
2004 sono le Obscured natures, nel 2005 tornano con Holiness ed Handicap i segni tipici del
fumetto. Lo stile di Patalocchi man mano si affina, nelle sue opere.
si trova “il frutto di una analisi razionale della società odierna. Una società che Emilio
vede bloccata, costretta in vuoti sogni forniti da un potere che, smarriti i grandi ideali, è
autoreferenziale e incapace di indicare nuovi modelli”.

OBSCURE NATURES.

Vivere in questo paese non è poi così facile……

Sicuramente abbiamo l’acqua corrente e l’adsl (ma non tutti), a differenza dei nostri genitori.
Eppure c’è qualcosa di marcio in questa società. 

Dietro a lustrini e paillettes, grattando appena appena si scovano ogni giorno storie di miserabili speculatori, personaggi vincenti eppure disfatti, tricotrapiantati ed Organismi Geneticamente Plastificati che ispirano non ammirazione, ma pietoso ribrezzo.

La monnezza ci soffoca sin dalle prime frequenze dell’alba.

L’orrore della mediocrità vincente ci assale e ci pervade …… preferiremmo una catastrofe nucleare alla povertà d’animo dei nostri faccendieri: sarebbe più Onorevole.

Come dice Benigni: “avevano sete e li abbiamo dissetati, avevano fame e li abbiamo diffamati”…
E’ l’ironia becera e smandrappata insita nei nostri vizi che mi colpisce, il razzismo “de casa (cosa) nostra”, la solidarietà pelosa, Maria de Filippi; è questo che mi porta a dipingere, per avere la libertà vera di poter discutere finalmente con una persona seria: la tela.

Sogno di orizzonti malati eppure dignitosi, di nature morte e sepolte ma vive nella loro onestà, di poveri cristi ricchi della propria miseria; di esseri abbietti, di pedofili e truffatori, di personaggi mostruosi e putrefatti, eppure ridicoli……perché nessuno può essere mai completamente fiero di se stesso: anche nel male c’è sempre un termosifone che perde e una scorreggia in agguato…

Vernissages Emilio Patalocchi al Circolo Culturale Chaikhana di Roseto(Te)

Domenica 26 Dicembre. Ore 19. Aperitivo a buffet. Ingresso gratis.



 

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