Adulti e adolescenti: accorciare le distanze si può?
Ne parleremo con Alessandra Bucci e Sara Palladini autrici rispettivamente
di “Metamorfosi inverse” e “Al posto mio”, due libri, editi
entrambi dal gruppo editoriale Chiaredizioni-Il
Viandante,
trattano tematiche molto delicate e che mettono in risalto la necessità di
trovare un punto di incontro tra giovani e adulti, in particolare al giorno
d’oggi, momento complesso in cui diventa sempre più difficile comunicare,
mostrare le proprie debolezze, chiedere aiuto.
Alessandra Bucci è nata
a San Benedetto del Tronto (AP) nel 1972. Laureata in Lettere moderne e in
Scienze della formazione e gestione delle risorse umane vive con la famiglia a
Martinsicuro (Te) dove insegna lettere presso la Scuola Secondaria di Primo e
fa parte di un’associazione culturale, il Martinbook.
Nel 2014 ha pubblicato la silloge “I sentieri dell’anima” (Duende),
nel 2015 “Donne. Sette racconti,
un’unica storia” (Intermedia edizioni). Nel
2016 è uscito il suo terzo lavoro, il romanzo “Raccontami il mare” (L’Erudita). A marzo 2017 ha vinto il primo
premio per la sez. A al V concorso letterario “Città di Tollo”. Una nuova
silloge “Stagioni d’amore, stagioni di
morte” (Irdi-destinazionearte) è stata pubblicata a giugno 2017. Nello stesso mese ha vinto il terzo premio al Premio letterario “Autori italiani” della città Castellana Grotte (Ba). Ad agosto ha
ricevuto il secondo premio al III Concorso “Poesia nel borgo” di
Montignano di Senigallia (An) e il secondo premio al XXXIV Certame di poesia
dialettale di Celenza sul Trigno (Ch). All’interno della I edizione del Premio Letterario “Luca Romano”, ha
ricevuto il primo premio proprio per questo romanzo all’epoca inedito.
Nel 2017 ha pubblicato OLTRE sempre con Chiaredizione e
il suo ultimo libro METAMORFOSI INVERSA, libro che abbiamo l’onore di
presentare questa sera.
SARA
PALLADINI è nata nel 1973 a Giulianova (TE) dove vive con il marito e il
figlio. Da più di vent’anni è impegnata come educatrice professionale in
progetti rivolti a minori a rischio. Ha inoltre studiato danza, dizione, teatro
e successivamente si è specializzata in teatro terapia a Monza e in
MusicArterapia nella Globalità dei Linguaggi a Bologna. Lavora come
coreografa, attrice di teatro, regista e cura la messa in scena di fiabe
sensoriali e animate per bambini. Conduce laboratori teatrali e di scrittura
creativa per ragazzi, adulti e persone con disabilità ed è anche membro di
giuria di concorsi letterari. Nel 2000 pubblica “E per volare” edito da Tracce,
nel 2016 la silloge poetica “Fluidi Miraggi” edita da IrdiDestinazionearte. Le
sue poesie e i testi narrativi sono presenti in diverse raccolte antologiche e
hanno ottenuto importanti riconoscimenti sul territorio nazionale
aggiudicandosi più volte il podio. Ama scrivere, danzare, recitare e
soprattutto passare da un linguaggio espressivo all’altro privilegiando di
volta in volta il canale comunicativo più efficace per trasmettere emozioni
“Al Posto
Mio”, edito da “Il Viandante
Edizioni”, è la terza pubblicazione della giuliese Sara Palladini, preceduta
nel 2000 da “E per volare” (edito da
Tracce” e nel 2016 dalla silloge
poetica “Fluidi Miraggi” (edita da IrdiDestinazionearte). L’autrice,
educatrice professionale in progetti rivolti a minori a rischio da più di
vent’anni, lavora come coreografa, attrice di teatro, regista e cura la messa
in scena di fiabe sensoriali e animate per bambini. Le sue poesie e i testi
narrativi sono presenti in diverse raccolte antologiche e hanno ottenuto
importanti riconoscimenti sul territorio nazionale, aggiudicandosi più volte il
podio.
“Questo libro narra la storia di due donne, madre e
figlia, ognuna con le sue paure, le sue convinzioni, ognuna con i suoi bisogni,
con il proprio dolore ermeticamente chiuso all’interno di ogni pensiero, di
ogni parola, di ogni azione – si legge nella prefazione a cura counselor e
trainer in Costellazioni Famigliari Maria Teresa Di Francesco – con delicatezza
e rispetto Sara Palladini riesce ad entrare dentro il dolore della figlia prima
e della madre poi, quasi magicamente, come un
prestigiatore che tira fuori il coniglio dal cappello, ci
lascia ammirare l’amore che, nonostante tutto, emerge e fluisce tra abbandono,
rabbia, ricerca, ri-connessione”.
Nel libro figlia e madre si raccontano, mettendo a nudo
le proprie fragilità, ognuna dal proprio punto di osservazione, dal proprio
“posto”. Una storia per adolescenti e per adulti, che mette in risalto il
valore dell’ascolto e della comunicazione nella costruzione di relazioni
significative.
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