Incontro con il Dott. Adriano Di Santiis
Per la presentazione del suo libro: “Storia della liquirizia in Abruzzo” con la casa editrice Ricerche&Redazioni.
La liquirizia, conosciuta e coltivata sin dal 1400. Già nel Medioevo, i frati domenicani estraevano il succo di liquirizia, tra i primi a diffondere l’uso della virtuosa radice in tutta Europa.
l'Abruzzo già nell'800 si affermava nel panorama dolciario italiano come una delle regioni più' attive nella produzione di liquirizia che, richiamava molti forestieri soprattutto calabresi che spinti proprio dalla cospicua presenza di questa pianta utilizzavano i territori costieri abruzzesi come terre di conquiste e di imprenditoria.
In un viaggio nel tempo sotto la guida dell'autore, ci addentreremmo nella storia del nostro territorio, conoscendo e approfondendo su come una radice nasconda in se non solo tanta bontà, ma tanta storia delle radici del popolo abruzzese!
Per la presentazione del suo libro: “Storia della liquirizia in Abruzzo” con la casa editrice Ricerche&Redazioni.
La liquirizia, conosciuta e coltivata sin dal 1400. Già nel Medioevo, i frati domenicani estraevano il succo di liquirizia, tra i primi a diffondere l’uso della virtuosa radice in tutta Europa.
l'Abruzzo già nell'800 si affermava nel panorama dolciario italiano come una delle regioni più' attive nella produzione di liquirizia che, richiamava molti forestieri soprattutto calabresi che spinti proprio dalla cospicua presenza di questa pianta utilizzavano i territori costieri abruzzesi come terre di conquiste e di imprenditoria.
In un viaggio nel tempo sotto la guida dell'autore, ci addentreremmo nella storia del nostro territorio, conoscendo e approfondendo su come una radice nasconda in se non solo tanta bontà, ma tanta storia delle radici del popolo abruzzese!
"Il libro di Adriano De Ascentiis racconta per la prima volta l'affascinante storia della presenza, coltivazione e trasformazione della liquirizia in Abruzzo, con un focus sulla città di Atri. La presentazione è firmata dal naturalista Aurelio Manzi.
Fin dall’antichità la radice di liquirizia è stata utilizzata dall’uomo come farmaco, fino a quando, intorno al ’700, ne vennero scoperti gli utilizzi alimentari e dolciari.
L’autore ripercorre le vicende che legano questa radice alle genti dell’Abruzzo, soprattutto quello costiero. Un viaggio che, attraverso un’approfondita ricerca d’archivio, permette al lettore di tuffarsi nelle storie che hanno consentito la nascita di una vera e propria economia, dove opifici, operai e contadini sono stati per un lungo periodo attori di un processo di industrializzazione di territori altresì strettamente legati all’agricoltura di sostentamento e alla pastorizia.
Nei vari capitoli del volume troverete informazioni inedite, racconti di vita, fotografie, cartografie e stampe antiche che vi aiuteranno a comprendere il forte legame diqueste terre con la “radice dolce”.
Nella foto (a pagina 60 del volume), il reparto forme per scatolette Tabù della Menozzi De Rosa, anni ’50." Giacinto Damiani (Ricerche e redazioni Editore)
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