NO TRIV / SALVIAMO L’ADRIATICO
Nonostante il parere negativo delle Regioni Adriatiche, il
Ministero dell’Ambiente – di concerto con quello dei Beni culturali e turismo –
ha concesso alla società inglese “Spectrum
Geo ltd” di cercare idrocarburi in mare con la tecnica dell’air gun e la
Provincia si prepara a presentare ricorso. Il decreto di concessione è
arrivato a quattro anni dalla richiesta della società e dopo che l’air gun è stato depenalizzato dal
Governo quale eco reato. I punti di “ispezione” sono situati nel mare Adriatico
in corrispondenza delle coste di Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise e
Puglia: oltre tre milioni di ettari di mare, 1,4 milioni nel tratto tra Rimini
e Termoli e 1,6 milioni tra il Gargano e il Salento. “Circostanze
che inducono una forte preoccupazione sia rispetto ai rischi ambientali in un
mare dai confini molto circoscritti sia rispetto alle ricadute negative sulle
attività economiche collegate alla pesca e al turismo; attività, queste ultime,
sempre più legate a standard di qualità, di tipicità e salvaguardia degli
ecosistemi locali che consentono di identificare un territorio e un prodotto”
dichiara il presidente Renzo Di Sabatino che annuncia l’intenzione di
presentare ricorso contro il Decreto: “Ho convocato una riunione con i Sindaci
della costa (il prossimo 3 luglio alle 13.30 nel Palazzo di via Milli ndr)
perché credo che vada seguita la strada già intrapresa per Colle Dei Nidi
quando i Comuni e la Provincia hanno vinto il ricorso al Tar contro il
Ministero dello Sviluppo”. In quel caso i Comuni di Bellante, di Campli, di
Mosciano Sant’Angelo e la Provincia di Teramo hanno segnato un punto nella
battaglia no-triv con la prima sentenza italiana – quella del Tribunale
amministrativo del Lazio – che annulla un decreto di concessione del Ministero
dello Sviluppo Economico a favore delle società Gas Plus, Medoilgas e Petrorep
per la ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi nell’area “Colle dei Nidi” :
circa 83 chilometri di territorio fra la provincia teramana e quella ascolana
con dentro 11 Comuni. Oggi, ad essere in discussione, è
l’ispezione dei fondali marini con la tecnica dell’air gun: spari continui di
aria compressa. E’ quanto viene riportato in un comunicato
diramato, in giornata, dal servizio informativo della Provincia di Teramo. Il
contenuto della nota, della quale si riporta testualmente il contenuto
completo, e’ stato divulgato, alle ore 09, anche sulle pagine del portale web
dell’ente, sul quale e’ stata rilanciata la notizia. Questo sistema è uno di quelli
più contestati dagli ambientalisti e dagli scienziati che lo ritengono molto
dannoso per l’ecosistema marino potendo causare lesioni alla fauna e la perdita
dell’orientamento; quest’ultima è una delle cause dello spiaggiamento dei
cetacei. “E’ chiaro che su una questione tanto controversa, gli enti
locali, che più volte hanno ribadito anche con atti ufficiali il parere
negativo contro la ricerca di idrocarburi in mare a terra, devono agire in
maniera conseguente” continua Di Sabatino che ricorda che Provincie, Regioni e
Comuni abruzzesi hanno “chiaramente manifestato il loro dissenso anche per il
progetto di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi ”.
03/07/2015 I Comuni della costa ricorreranno insieme alla
Provincia contro il Ministero dell’Ambiente che ha rilasciato parere favorevole
alla società inglese “Spectrum Geo ltd”
per la ricerca di idrocarburi in mare con la tecnica dell’air gun. Il
decreto, del 3 giugno scorso, è arrivato a quattro anni dalla richiesta della
società e dopo che l’air gun è stato depenalizzato da eco reato. I punti di “ispezione” sono situati nel
mare Adriatico in corrispondenza delle coste di Emilia Romagna, Marche,
Abruzzo, Molise e Puglia: oltre tre milioni di ettari di mare, 1,4 milioni nel
tratto tra Rimini e Termoli e 1,6 milioni tra il Gargano e il Salento. Il
presidente Di Sabatino, questo pomeriggio, ha incontrato in Provincia i Sindaci
(Ennio Pavone di Roseto, Francesco Mastromaurro di Giulianova e Robert
Verrocchio di Pineto) e gli assessori dei sette Comuni della costa teramana,
unitamente al professor Enzo Di Salvatore – Università di Teramo , esperto
costituzionalista che in questi anni ha affiancato gli enti locali nella
battaglia no-triv – e all’avvocato Paolo Colasante di Roma che ha curato e
vinto il ricorso contro la concessione “Colle dei Nidi”. In quel caso i
Comuni di Bellante, di Campli, di Mosciano Sant’Angelo e la Provincia di Teramo
hanno segnato un punto nella battaglia no-triv con la prima sentenza italiana –
quella del Tribunale amministrativo del Lazio – che ha annulla un decreto di
concessione del Ministero dello Sviluppo Economico a favore delle società Gas
Plus, Medoilgas e Petrorep per la ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi
nell’area “Colle dei Nidi” : circa 83 chilometri di territorio fra la provincia
teramana e quella ascolana con dentro 11 Comuni. “Ci muoviamo insieme e
per primi raccogliendo istanze che arrivano dal territorio: operatori
turistici, il mondo della pesca, quello delle produzioni agricole e il vasto
movimento dal basso che si è unito nel Coordinamento nazionale no – triv – ha
affermato Renzo Di Sabatino – gli esperti, coadiuvati dal nostro avvocato
Antonio Zecchino, valuteranno la strategia giuridica. E’ quanto viene
riportato in un comunicato diramato, in giornata, dal servizio informativo
della Provincia di Teramo. I dettagli della nota, della quale si riporta
l’intero contenuto testuale, sono stati resi pubblici, alle 19, anche mediante
il canale web dell’ente, sul quale ha trovato ampio spazio la notizia. Per
quanto ci riguarda, così come sottolineato dagli stessi Sindaci, questo
pomeriggio, non possiamo far finta di nulla di fronte ad eventi che stanno
travolgendo gli interessi delle popolazioni locali e che senza ombra di dubbio
oltre ai danni ambientali comportano anche danni economici” In
questo specifico caso, come sottolineato da Enzo Di Salvatore durante
l’incontro, non sono nemmeno previste delle royalties “dei contributi a ristoro
dei danni ambientali”. I Sindaci hanno confermato le numerose preoccupazioni
che questo tipo di ricerca sta creando: “Pesca
e al turismo sono la nostra prima fonte di reddito e sono attività sempre più
legate a standard di qualità e tipicità” . L’ispezione dei fondali marini con
la tecnica dell’air gun, spari continui di aria compressa, è uno dei sistemi
più contestati dagli ambientalisti e dagli scienziati che lo ritengono molto
dannoso per l’ecosistema marino potendo causare lesioni alla fauna e la perdita
dell’orientamento; quest’ultima è una delle cause dello spiaggiamento dei
cetacei.
Scienza, dibattiti, ma anche musica nell'appuntamento dell'11 agosto, con la manifestazione che si aprirà "Com’è profondo il mare" :un omaggio di un gruppo di musicisti abruzzesi, contro Ombrina Mare e proiezione video per poi proseguire con gli Incredolus Eyes, Daniele Falasca duo, Percezionesestosenso diJahcomàPss Angelozzi, il concerto di Eugenio Finardi introdotto da Marco Santarelli, un DJ Set Root/Dub Selection - Lowcut (Dubzoic). Nel corso della serata sarà trasmesso anche un videomessaggio di Carlo Petrini, presidente internazionale di Slow Food e tanto altro!!
Grazie a tutti coloro che stanno lavorando per la buona riuscita dell'evento, ai comuni, comitati e associazione che aderiscono!
https://www.facebook.com/events/1467536803563238/
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